Undergraduate Project Highlights


Italian Students posing next to an Italian Painting in the Spencer Art Museum
Italian Students posing next to an Italian Painting in the Spencer Art Museum

SEZIONE 1: RACCONTI (SECTION 1: SHORT STORIES)

For this assignment students had to write a short story in Italian.

 

Story in ItalianStory in English

Written by

Helene Bechtel (2021 cohort)

La luna nel polmone

Paolo ha presunto che avrebbe avuto molto tempo. Ha pensato che un uomo senza connessioni viva fino alla vecchiaia. Ma quando il dottore gli ha mostrato la sua risonanza magnetica, Paolo ha visto la luna che aveva condiviso con sua figlia, invece del tumore. Sei mesi. Non ha potuto contrattare per un anno. Era inutile. La sua chiacchierata con Dio non aveva aiutato sua moglie venticinque anni prima. Nella sala d’attesa, le mani sulla fronte, lui aveva pregato per entrambi. Era egoista chiedere per sua moglie e la loro figlia? Dio aveva deciso che uno era sufficiente. E lo stesso camice da laboratorio che aveva reso Paolo vedovo, gli ha dato sei mesi. Massimo.

Durante il secondo mese, Paolo andava al parco e si sedeva su una panchina. Guardava il caffè dall’altra parte della strada. Cercava di sentire la voce di una cameriera specifica quando serviva ai tavoli fuori. C’era una distanza, una strada fra Paolo e la cameriera che lui non aveva mai attraversato. La mattina dopo aver condiviso la luna, Paolo aveva lasciato i servizi sociali, e teneva una distanza da sua figlia.

La cameriera aveva quattro anni quel giorno. Paolo ricordava sempre il compleanno di sua figlia. Lui ha contato i ventidue che aveva mancato. Si chiedeva se la sua torta dicesse “Sara” come la sua vera madre aveva voluto. Loro vivevano nella stessa città. Ma ogni compleanno, Paolo perdeva l’immagine di sua figlia. Dopo alcuni anni, qualsiasi ragazza sarebbe potuta essere Sara. Quando ha visto la luna nel suo polmone, ha dovuto trovare la donna giusta. A quattro mesi, Paolo ha smesso le medicine. Quattro mesi di pillole, quattro mesi che si sedeva su quella panchina. Paolo respirava come un fischio. La mattina il suo fazzoletto aveva una chiazza rossa, lui sapeva che il dottore aveva fatto un errore di valutazione. Quattro mesi da soli. A quel punto non ha voluto una distanza. Quel giorno, ha attraversato la strada.

Ha scelto un tavolo fuori dal caffè. Ha aspettato, le dita aggrovigliate. Il suo cartellino con il nome diceva “Sara.” Lei aveva gli occhi scuri come sua madre. Un sorriso indimenticabile. Paolo aveva sete. I palmi scivolosi. Non ha ordinato niente. Sara era confusa. Suo padre si è alzato e ha detto “mi dispiace. Assomigli a lei, ancora adesso.” La cameriera ha ascoltato i colpi di tosse dello sconosciuto mentre la distanza cresceva di nuovo.

Translated to English by:

Christian Due (2021 cohort)

The Moon in the Lung

Paolo had assumed that he would have plenty of time to live. He thought that a man without connections would live until old age. But when the doctor showed him his scan, Paolo saw the moon that he had shared with his daughter, instead of the tumor.

Six months. He couldn’t even negotiate for a year. It was useless. His bargaining with God had not helped his wife twenty-five years ago. In the waiting room, with his hands covering his forehead, he had prayed for both. Was it selfish to ask for his wife and his daughter? But God had decided that one was sufficient. It was the same white coat that had rendered Paolo a widower; he gave him six months. Maximum.

During his second month, Paolo would go to the park and sit on a bench. He would watch the café across the street. He tried to hear the voice of a specific waitress when she served the tables outside. There was a great distance, a street between Paolo and the waitress which he had never crossed. That morning, after having shared the moon, Paolo left social services, and kept that distance between him and his daughter.

The waitress had been four years old that day. Paolo always remembered his daughter’s birthday. He had counted the twenty-two that he had missed. He wondered if her cake said “Sara” just as her mother wanted. They lived in the same city. But each birthday, Paolo lost the image of her. After some years, any girl could have been her. When he saw the moon in his lung, he had to find the right woman.

After four months, Paolo stopped taking medicine. Four months of pills, four months in which he sat on that bench. His breathe was that of a whistle. On the morning his handkerchief had a red stain, he knew the doctor had made a mistake in his analysis. Only four months. At that point he no longer wanted to keep that distance. That day, he crossed the street.

He chose a table outside of the café. He waited, with his fingers knotted together. The nametag said “Sara.” She had dark eyes, just like her mother. An unforgettable smile. Paolo was thirsty. Slick palms. He didn’t order anything. Sara was confused. Her father got up and said, “Sorry. Even now, you look like her…” The waitress listened to the heavy coughs of this stranger, while the distance between them grew once again.

Written by

Daria Bernard-Balatti (2020 cohort)

L'incontro

È quasi mezzogiorno, non rimane molto tempo. Ho un appuntamento, devo arrivare prima delle dodici e mezza. Mi metto i sandali rossi e la camicetta e mi preparo a lasciare il mio appartamento. Non dimentico di portare il mio quaderno. Sono una studentessa d’arte e non so mai quando l’ispirazione colpirà. Devo aspettare il vecchio ascensore arrugginito. Ogni volta che prendo l’ascensore penso che cadrà ed entrerò in un eterno buco nero. Nonostante le mie paure, arrivo al primo piano.

Non posso arrivare tardi per incontrarlo.

Passo attraverso il cortile e saluto la vecchia che vive al piano sotto di me. Di solito rimane sola e non risponde quando dico ciao. Arrivo sul marciapiede e mi muovo intorno alla cacca di cane. Riempio rapidamente la mia bottiglia d'acqua dalla fontana locale della giovinezza e proseguo il mio viaggio. Sono molto felice di vederlo.

Supero gli uomini e le donne sulla loro strada di casa per pranzo, con gli sguardi desiderosi e affamati sui loro volti. È meglio evitare i romani affamati sulla strada.

Vedo la fermata del tram. Ci dovrebbe essere un tram che arriverà tra 2 minuti ma veramente chissà. Trascorrono 12 minuti ed è mezzogiorno, e come arriva il pomeriggio così fa un tram. Mi mescolo con gli altri sul tram. Ad essere onesti non ho comprato un biglietto. Vado di fretta per vederlo, tutto questo è per lui.

Sul tram posso individuare gli altri americani: tutti insieme, parlando come se non ci fosse nessun altro. Posso anche vedere una coppia italiana baciarsi come se non ci fosse nessun altro. Posso sempre individuare gli americani, perché sono un’americana.

Non è un lungo viaggio, ma sembra che durerà per sempre. Lo aspetto da tanto tempo, sono molto felice di questo incontro. Questo tram è caldo e soffocante. Sento l’odore di tutti quelli che mi circondano. È un mix di profumo e sudore.

Finalmente arrivo alla fermata. Corro rapidamente dall'altra parte della strada, rischiando la morte. Ora sono le 12:15. Questo mi concederà solo una breve visita con lui, ma va bene per me. Entro nelle grandi porte. Lo trovo in un istante.

Lì, proprio davanti agli occhi, quello che stavo aspettando. Le corna sono gloriose come avevo immaginato. La sua barba è magnifica. Lo guardo un' ultima volta, e mentre cammino con il quaderno in mano, lo lascio con i comandamenti nel suo.

Translated to English by:

Noah Christilles (2020 cohort)

The Meeting

It’s nearly midday, not much time remains. I have a date, and I must arrive before twelve thirty. I put on my pink sandals and a blouse and I get ready to leave the apartment. I don’t forget to bring my notebook. I’m an art student, and I never know when inspiration might strike. I have to wait for the rusty elevator. Every time that I take the elevator, I feel like it is going to fall and that I will enter into an eternal black hole. Despite my worries though, I arrive at the ground floor.

I can’t be late to meet him.

I walk through the courtyard and I say hi to the old woman who lives a floor below me. She often remains alone and doesn’t respond when I say hello. I get to the sidewalk and navigate my way around the dog poop. I quickly refill my bottle at the local fountain of youth, and I continue on with my journey. I’m very happy to see him.

I pass by the men and women on their walks from their houses to go lunch, with their envious and hungry looks on their faces. It’s best to avoid hungry Romans on the street.

I watch as the doors close on the tram. There should be another train that comes in two minutes, but who knows. Twelve minutes pass and it’s now the afternoon, and as the afternoon arrives so does the tram. I weave myself in among the other people on the tram. To be honest, I hadn’t bought a ticket. I was in a hurry to see him; all of this is for him.

On the tram, I can pinpoint the other Americans, all together, and speaking as though there was nobody else there. I can also see an Italian couple making out as though nobody else was there. I can always locate the other Americans, because I’m an American.

It’s not a long trip, but it feels like it lasts forever. I’ve waited for him for a long time, and I’m very excited about this date. The tramcar is hot and suffocating. I can smell the odor of everyone else around me. It’s a mix of perfume and sweat.

Finally, I reach the stop. I quickly run to the other side of the street, risking death. It’s now 12:15. This will only give me a short visit with him, but that’s fine by me. I enter through the large doors. I see him in an instant.

There, right before my eyes, that for which I had been waiting. His horns are as glorious as I had imagined. His beard is magnificent. I look at him one last time as I walk, notebook in hand, and he with his commandments in his.

Written by:

Grace Claman (2020 cohort)

Il Cappuccio

Mia madre sta cucendo vicino il caminetto. Mette la lana e il velluto in ordine. Poi, con le mani attente, lei fa punti precisi.

“Quando posso andare a vedere mia nonna?”, chiedo di nuovo.

“Quando ho finito,” lei risponde.

Ma mia madre non finisce mai. Ogni sera dopo la cena e i lavori di casa, lei siede e cuce, e i tessuti si allineano. Ogni sera lei non ha finito.

Fuori, gli altri dicono che il bosco cresce e si oscura ogni giorno. Gli alberi osservano i viaggiatori che camminano, silenziosi ma non più immobili. E negli angoli più bui c'è una cosa strana nascosta.

Per questa ragione voglio andare da mia nonna. Lei è una donna del bosco, degli alberi, degli angoli verdi. Una donna senza paura, che non ascolta gli altri con i loro racconti e i loro terrori della notte. Forse non avrò i miei incubi quando io la vedrò.

E per questa ragione, dopo la cena e dopo i lavori di casa e dopo che mia madre si ferma per la notte, io lo prendo. È una grande cosa, molto lunga, con pelliccia e lana spessa. Quando l’ho messo, la luce della luna lo fa brillare.

Il bosco è quieto ma non tranquillo. Il mio respiro fa nuvole davanti ai miei occhi nel freddo. Devo sbrigarmi se voglio vedere mia nonna prima di mezzanotte.

Un albero caduto si trova davanti a me. Il tronco è spesso e i rami sono un groviglio. Raccolgo il tessuto e salgo con cura. Rami punzecchiano i miei fianchi. Quando scendo, sento uno strappo. Velocemente, sciolgo il tessuto. Un filo è allentato. 

Preoccupandomi, continuo sul sentiero. Io non noto che il filo si disfa. Il filo gira e ruota e la lana e la seta e la pelliccia si scuciono. Un nastro si stacca e vola attraverso l’aria fredda. E poi tutto è a terra.

Provo a raccogliere i pezzi. C’è troppo da raccogliere.

Poi la luce bianca della luna mi vede. Sento una sensazione strana nei miei pantaloni, nelle mie gambe. La mia faccia comincia a cambiare. E io riconosco la sensazione, perché io l’ho sognata prima migliaia di volte. Guardando la luna, lei non dice niente.

Translated to English by:

Anonymous (2020 cohort)

The Hood

My mother is sewing near the fireplace. She puts the wool and the velvet in order. Then, with careful hands, she makes precise points.

“When can I go see my grandma?” I ask again.

“When I am finished,” she replies.

But my mother never finishes. Every night after dinner and chores, she sits and sews, and aligns the fabrics. Every evening she is not done.

Outside, others say that the forest grows and darkens every day. The trees observe the travelers that walk, silent but no longer static. And in the darkest corners there is a strange hidden thing.

For this reason I want to go to my grandmother. She is a woman of the woods, of the trees, of the green corners. A woman without fear, that does not listen to others with their stories and their night terrors. Perhaps I will not have nightmares when I see it.

And for this reason, after dinner and after housework and after my mother finishes for the night, I will take it. It is a big thing, very long, with fur and thick wool. When I put it on, the moonlight makes it shine.

The forest is quiet but not calm. My breath clouds before my eyes in the cold. I must hurry if I want to see my grandma before midnight. 

A fallen tree stands before me. The trunk is thick, and the branches are in a tangle. I pick up the fabric and climb carefully. Branches poke my hips. When I get off, I feel a tear. Quickly, I undo the fabric. A thread is loose.

Worrying, I continue along the path. I do not notice that the thread is unraveling. The thread turns and rotates and the wool and silk and fur are unstitched. A ribbon peels off and flies through the cold air. And then everything is on the ground.

I try to collect the pieces.

There is too much to collect. Then I see the white light from the moon. I feel a strange sensation in my pants and in my legs. My face begins to change. And I recognize the feeling because I’ve dreamed it thousands of times before. Looking at the moon, she says nothing.

Written by:

Brianna Gabriel (2020 cohort)

Il Salto

Ogni mese passava più velocemente di quanto potevo contare. Con un battito di ciglia, è già maggio ed è quasi ora che torno a casa. Dopo quattro mesi in questo bellissimo paese, mi restano solo 48 ore in Italia. Ricordo che avevo nostalgia di casa quando sono arrivata in Italia. Ho pensato di aver fatto un errore a vivere in questo paese per quattro mesi, e che avrei dovuto rimanere in Kansas. Mi mancavano i miei amici, la mia famiglia e la mia vita a casa. I primi giorni sono stati difficili, ma ogni giorno ho iniziato a innamorarmi di questo paese. Ora, non voglio più ritornare a casa e lasciare l’Italia. Mentre sono in Italia, il mio obiettivo è esplorare quante più città possibile. Voglio che questa sia un'avventura di una vita. Con la paura della vita adulta che si avvicina, so che non avrò un'altra opportunità come questa per molto tempo. Ecco perché ogni giorno ho cercato molte avventure. E ora eccomi qui. La mia ultima avventura.

Ieri mattina io e i miei amici siamo arrivati a Positano. Il tempo era bellissimo e abbiamo trascorso la maggior parte di ieri a prendere il sole e mangiare del buon cibo sulla spiaggia. Ieri  è stato bello rilassarsi, ma oggi abbiamo una missione. Oggi faremo qualcosa di avventuroso e un po’ pazzo. Salteremo giù da una scogliera.

Dopo una veloce colazione, io e i miei amici andiamo alla costa per trovare la barca che abbiamo noleggiato per le prossime ore. Quando troviamo la barca, siamo accolti da un capitano carismatico, entusiasta di fare parte della nostra avventura. Dopo che il capitano dice alcune regole, siamo pronti a partire.

Il suono e il movimento della barca mi fanno quasi addormentare. Per alcuni minuti sono in pace e tutta la paura lascia il mio corpo. Chiudo gli occhi e mi godo il calore del sole e il ronzio della barca. Tuttavia, torno alla realtà quando ricordo cosa faremo. Sono ansiosa, spaventata ma entusiasta. So che è qualcosa che voglio fare ma ho ancora paura.

Il nostro capitano ci dice che siamo vicini alla posizione mentre puntiamo a una scogliera in lontananza. Mi dico che la scogliera non è troppo alta e che non fa paura ma sono terrorizzata. Il motore della barca inizia a rallentare mentre ci avviciniamo alla scogliera. Senza esitazione, i miei amici saltano giù dalla barca e nel mare. Cerco di non avere paura e salto nel mare. Nuotiamo fino a una piccola scala e iniziamo a salire. Saliamo fino a raggiungere il bordo della scogliera. Nessuno ha parlato ma so che stiamo pensando tutti la stessa cosa: perché lo stiamo facendo? Dalla scogliera guardo in basso il mare e divento ansiosa. Ho bisogno di saltare. Devo farlo. Mi dico che salterò al tre. Uno, due, tre.

Brianna Gabriel

Translated to English by:

Megan Wetherington (2020 cohort)

The Jump

Every month passes more quickly than I can count. With the blink of an eye, it is already May and it is nearly the time to return home. After four months in this beautiful place, I remain in Italy for only 48 more hours. I remember having that feeling of nostalgia for home when I arrived in Italy. I thought it was a mistake to live in this country for four months, and that I should have stayed in Kansas. I missed my friends, my family and my life at home. The first days were the most difficult, but every day I began to fall in love with this country. Now, I don’t want to return home and leave Italy anymore. When I am in Italy, my goal is to explore as many cities as possible. I want this to be the adventure of a lifetime. With the fear of adult life looming, I know that I won’t have another opportunity like this for a long time. So this is why every day. I created many adventures. And here I am. My last adventure.

Yesterday morning my friends and I arrived at Positano. The weather was beautiful and we spent most of yesterday getting some sun and eating good food on the beach. It was nice to relax yesterday, but today we have a mission. Today we will do something adventurous and a little crazy. We will jump from a cliff.

After a quick breakfast, my friends and I go to the coast to find the boat that we rented for the next couple hours. When we find the boat, we are welcomed by a charismatic captain, who is enthused to be a part of our adventure. Then the captain tells us some rules and we are ready to leave.

The sound and the movement of the boat make me somewhat sleepy. For a couple of minutes I am at peace and all the fear leaves my body. I close my eyes and I bask in the sun’s warmth and the hum of the boat. However, I return to reality when I remember what we will do. I am anxious; nervous but excited. I know that it is something I want to do, but I am still afraid.

Our captain tells us that we are close to the place as we aim for a distant cliff. I tell myself that the cliff isn’t very tall and to not be afraid, but I am terrified. The motor of the boat starts to slow as we get closer to the cliff. Without hesitation, my friends jump down from the boat and into the sea. I try to not be afraid and leap into the sea. We swim until we get to a small stairway and begin to climb. We climb up until we reach the edge of the cliff. No one has spoken, but I know we are all thinking the same thing: why are we doing this?  From the cliff I look down at the sea and become anxious. I need to jump. I have to do it. I tell myself that I will jump in three. One, Two, Three.

Megan Wetherington


SEZIONE 2: ARTICOLI DI GIORNALE (SECTION 2: NEWSPAPER ARTICLES)

For this assignment students had to write a newspaper article related to an episode taken from one of the films that they watched for the class.

 

Article in ItalianArticle in English

Written by:

Christian Due (2021 cohort)

Fine dell’esilio per Neruda: Pablo Neruda può tornare al sicuro in Cile, il cui governo ha rescisso il suo mandato di arresto.

Salina, 1952: Dopo un soggiorno all’isola di Salina, ha deciso di tornare in Cile Pablo Neruda, il poeta famoso e politico comunista. Ha ricevuto la notizia dal governo cileno l’altro ieri, perciò il poeta famoso e sua moglie partiranno molto presto, dice Mario Ruoppolo, che è secondo quanto riportato il postino personale del poeta.

“Oggi gli ho consegnato l’ultima posta,” ha detto Ruoppolo, al cui matrimonio era il testimone dello sposo Neruda stesso. “Non vede l’ora di essere in Cile di nuovo. Siamo tristi per la partenza, ma è evidente che il suo cuore, sentimentale come un raggio di sole, sia nella sua patria, per cui siamo contenti.”

“Una volta, Neruda mi ha stretto la mano. Da allora non me la sono mai lavata,” dice il capo delle poste, un appassionato di Neruda e delle sue idee comuniste.

Sì, Neruda è comunista. Il governo cileno, qualche anno fa, ha proibito il partito comunista, e ha emesso un mandato di arresto per Neruda, dopodiché quest’ultimo è fuggito, nascondendosi finché non è riuscito ad attraversare il confine e ad andare in Europa. Quest’anno l’Italia gli ha concesso asilo politico, dunque è rimasto a Salina. Alla fine il governo cileno, adesso nelle mani del partito socialista, ha rescisso il mandato contro il poeta, e quest’ultimo potrà ritornarci.

Non si sa quando, o se, tornerà in Italia Neruda – però speriamo che torni a Salina. Hanno provato grande piacere ad ospitarlo tutti i paesani. Neruda non era disponibile a discutere la situazione, avendo molto da fare prima di partire. “Siamo emozionati di tornare a casa,” ha detto la moglie di Neruda. “Ma non dimenticheremo mai quello che la gente di Salina ha fatto per noi.”

Translated to English by:

Helene Bechtel (2021 cohort)

End of Exile for Neruda: Pablo Neruda can safely return to Chile, government rescinds arrest warrant.

Salina, 1952: After a stay at the island of Salina, the famous poet and communist, Pablo Neruda, decided to return to Chile. He received the news from the Chilean government the other day, and for this reason the poet and his wife will leave very soon, says Mario Ruoppolo, who, according to some reports, is Neruda’s personal mailman.

“I delivered him his final mail today,” said Ruoppolo, whose wedding was officiated by Neruda himself. “He can’t wait to step foot in Chile again. We are sad about his leave, but it’s evident that his heart, love like a ray of sun, is with his homeland, for that we are happy."

“One time, Neruda shook my hand. From then on, I haven’t washed it,” says the head of the post office, an enthusiast of Neruda and his communist ideas.

Yes, Neruda is communist. A few years ago, the Chilean government prohibited the communist party and issued an arrest warrant for Neruda, after which the latter fled, hiding until he was able to cross the border and escape to Europe. This year, Italy granted him political asylum, so Neruda remained in Salina. In the end, the Chilean government, now in the hands of the socialist party, revoked the arrest warrant for the poet, permitting him to return there.

It’s not known when or if Neruda will return to Italy —however we hope that he comes back to Salina. All of the citizens have felt great pleasure in hosting him. Neruda was unavailable to discuss the situation, having a lot to do before he leaves. “We are excited to return home,” said Neruda’s wife. “But we will never forget what the people of Salina did for us.”

Written by:

Anonymous (2020 cohort)

L’amicizia inaspettata: Pablo Neruda e il postino celebrano prima della fine

Durante il suo tempo in esilio in Italia, Pablo Neruda, il famoso poeta cileno, era contento di essere lontano dal rumore della città e su una collina con la vista sull’oceano. Lui sperava di lavorare sulla sua collezione di poesie per il premio annuale come “Miglior Scrittore.” Neruda non si aspettava distrazioni. Certamente, lui non si aspettava di coltivare un rapporto con il postino locale. Mario ha deciso di diventare un postino perchè lui sapeva dell’arrivo di Neruda. Mario lo avrebbe visitato per consegnare la posta, ma soprattutto, per imparare da Neruda. Pablo Neruda ha aiutato Mario ad arrivare dove si trova oggi.

<<Se io non avessi mai incontrato Neruda, non avrei conquistato il cuore di Beatrice>> ha detto Mario.

Neruda ha insegnato a Mario le metafore e come scrivere le poesie. Mario avrebbe scritto lettere a Beatrice perchè lui aveva difficoltà a parlare con lei.

<<Lui ha aiutato a costruire il mio coraggio e la mia confidenza. Questo è il motivo per cui gli ho chiesto di essere il testimone dello sposo al mio matrimonio.>>

Domenica scorsa, Mario e Beatrice si sono sposati sulla costa al tramonto. Il matrimonio era piccolo e tranquillo. Ha detto Mario che forse sono arrivate cinquanta persone. La festa si è tenuta nell’hotel della mamma di Beatrice. Come previsto, Neruda ha condiviso alcune parole.

<<Ho imparato più da Mario di quello che lui ha imparato da me. Lui ha mostrato a me una prospettiva che non avevo mai visto. Sono stato veramente onorato del mio tempo qui>> Neruda ha detto.

Neruda ha scoperto il giorno del matrimonio che era sicuro di tornare a casa in Cile. Certamente, un dolce, amaro momento per i due partiti.

Translated to English by:

Grace Claman (2020 cohort)

Unexpected Friendship: Pablo Neruda and the postman celebrate before the end

During his time in exile in Italy, Pablo Neruda, the famous Chilean poet, was happy to be far from the sound of the city and on a hill with an ocean view. He hoped to work on his poetry collection for the annual prize for “Best Writer.” Neruda did not expect distractions. Certainly, he did not expect to cultivate a relationship with the local postman. Mario decided to become a postman because he knew of Neruda’s arrival. Mario visited him to deliver the mail, but more importantly, to learn from Neruda. Pablo Neruda helped Mario arrive where he finds himself today.

“If I had never met Neruda, I would not have won Beatrice’s heart,” said Mario.

Neruda taught Mario metaphors and how to write poetry. Mario would write letters to Beatrice because he had difficulty speaking with her.

“He helped to build my courage and my confidence. This is the reason I asked him to be the witness at my wedding.”

Last Sunday, Mario and Beatrice were married on the coast at sunset. The wedding was small and peaceful. Mario said that probably five people attended. The party was held in Beatrice mother’s hotel. As expected, Neruda shared a few words.

“I learned more from Mario than he learned from me. He has shown me a perspective that I could not have seen. I was truly honored with my time here,” Neruda said.

Neruda discovered on the wedding day that he was safe to return to his home in Chile. Certainly, a bittersweet moment for the two parties.

Written by:

Anonymous (2020 cohort)

Il Piccolo Eroe: Arrivederci al Nostro Caro Cinema Paradiso

Sabato scorso è stato un giorno molto impegnativo per il Cinema Paradiso. Sembrava che tutta la città andasse per guardare il nuovo film. All’ultima proiezione del film quella sera tuttavia c’erano persone che non hanno potuto guardare il film, dato che tutto il giorno il cinema era stato affollato. Di conseguenza, quelle persone erano arrabbiate. Alfredo, il proiezionista del cinema da molti anni, conoscendo quasi ogni persona nel pubblico arrabbiato, ha deciso di dargli l’opportunità di guardare il film. Con l’aiuto del suo piccolo apprendista Totò, hanno proiettato il film sull’edificio davanti al Cinema Paradiso. Come l’hanno fatto? Con un riflesso della luce che proiettava il film originale! Con ognuno felice, sembrava che sarebbe stata una sera molto bella.

Tristemente, questa felicità è durata pochissimo tempo. Ad un tratto, la cabina di proiezione era in fiamme! Il proiettore si è surriscaldato e in pochi minuti tutta la cabina e poi la sala di proiezione erano incendiate. Gli spettatori hanno notato le fiamme presto e sono scappati dal pericolo velocemente. Sfortunatamente, il proiezionista è stato trasferito all’ospedale dopo essere stato salvato da un piccolo eroe. Totò, il suo apprendista, ha notato che Alfredo non era fra la gente che nel terrore guardava l’edificio in fiamme. Il coraggioso Totò è entrato nella cabina, dove ha scoperto Alfredo svenuto sul pavimento. Senza pensare al pericolo, il bambino ha salvato il proiezionista, e ha dovuto portarlo giù dalle scale a chiocciola. In una piccola intervista che ho fatto con il piccolo eroe mi ha detto: “non è niente, ho fatto quello che ciascuno farebbe per i suoi cari amici”. Alla fine, il piccolo eroe Totò e il suo caro amico stanno bene.

Translated to English by:

Brianna Gabriel (2020 cohort)

The Small Hero: Good-bye to our dear Cinema Paradiso

Last Saturday was a busy day for Cinema Paradiso. It appeared that the whole city went to go watch the new film. At the last showing of the film that night, there were people who could not watch the film, given that there was a crowd at the cinema all day. As a result, these people were angry. Alfredo, the cinema’s projectionist of many years, knew nearly every person in the public was angry and he decided to give them the opportunity to watch the film. With the help of his small apprentice, Totò, they projected the film on the building in front of Cinema Paradiso. How did they do it? With a reflection of light that projected the original film! With everyone happy, it appeared that it would be a very beautiful evening.

Sadly, this happiness lasted a small amount of time. All of a sudden, the projection cabin was in flames! The projector had overheated and, in a few minutes, the whole room and then the stairs from the projection was on fire. The spectators had noticed the flames early on and they quickly escaped the danger.  Unfortunately, the projectionist was transferred to the hospital after being saved by a small hero. Totò, his apprentice, had noticed that Alfredo was not among the people who looked at the building in flames in terror. The courageous Totò entered the cabin where he found Alfredo passed out on the pavement. Without thinking about the danger, the child saved the projectionist, and he had to take him down the spiral staircase. In a small interview I had with the small hero, he said “It is nothing. I did what everyone would do for his dear friends.” In the end, the small hero Totò and his dear friend are doing well.

 


SEZIONE 3: RECENSIONI DI FILM (SECTION 3: FILM REVIEWS)

For this assignment students had to write a film review of one of the films that they watched for the class.

 

Film Review in ItalianFilm Review in English

Written by:

Noah Christilles (2020 cohort)

Recensione del film ‘Il postino’

Il film ’Il Postino’ di Michael Radford tratta della relazione che è creata tra un poeta cileno, Pablo Neruda, e un postino italiano, Mario Ruoppolo. Esiliato dal suo paese, Pablo decide di vivere su una piccola isola italiana. Contemporaneamente Mario, nativo di questa isola, prova a trovare il suo scopo nella vita e fa domanda di lavoro all’ufficio postale per fare il postino per un cliente unico: Pablo Neruda. La bellezza della poesia di Neruda e la sua capacità di corteggiare le donne è attraente per Mario. A poco a poco, il cileno comincerà a insegnare la poesia a Mario e lui imparerà a capirla e a comprendere il mondo mentre cerca di conquistare l’amore di Beatrice.

            Sicuramente, lo splendore e la meraviglia del cinema italiano sono già ben conosciuti in tutto il mondo e questo film non è un’eccezione. L’attore Massimo Troisi, che recita la parte di Mario, mostra bene la sua capacità di comportarsi come un uomo nervoso, premuroso, e semplice senza perdere l’energia della sua interpretazione. Anche l’attore francese Philippe Noiret rappresenta bene il personaggio di Neruda, interpretando meravigliosamente una figura paterna e un insegnante che è mancato a Mario. Nonostante il film non eviti qualche tendenza comune del cinema italiano, ’Il Postino’ esce dagli schemi tipici di questo tipo di cinema. In generale, il grande cinema italiano si concentra sui temi della nostalgia e di una grande città turbata come Roma e Milano. Tuttavia, la genialità di ‘Il Postino’ è questa: non è semplicemente un bel film italiano, è un bel film. Cioè i temi di questo film - la ricerca del proprio posto nella vita, l’amore, e il desiderio di trovare la bellezza nel mondo - sono universali e sono comprensibili per tutti. Anche se ‘Il Postino’ non ha temi profondi, è sempre un film piacevole per tutti gli spettatori, che possono trovare le proprie maniere di apprezzare il film.

Translated to English by:

Daria Bernard-Balatti (2020 cohort)

Review of the film “Il postino”

Michael Radford's film “Il Postino” deals with the relationship that is created between a Chilean poet, Pablo Neruda, and an Italian postman, Mario Ruoppolo. Exiled from his country, Pablo decides to live on a small Italian island. At the same time Mario, a native of this island, tries to find his purpose in life and applies for a job at the post office to be a postman for a singular customer: Pablo Neruda. The beauty of Neruda's poetry and his ability to woo women are attractive to Mario. Gradually, the Chilean will begin to teach Mario poetry and he will learn to understand it and understand the world as he tries to win Beatrice's love.

Of course, the splendor and wonder of Italian cinema are already well known all over the world and this film is no exception. The actor Massimo Troisi, who plays the part of Mario, shows well his ability to behave like a nervous, caring, and simple man without losing the energy of his interpretation. Also, the French actor Philippe Noiret well represents the character of Neruda, wonderfully interpreting a father figure and a teacher that Mario was missing. Although the film does not avoid some common trends of Italian cinema, 'Il Postino' leaves out the typical patterns of this type of cinema. In general, great Italian cinema focuses on the themes of nostalgia and a big troubled city like Rome and Milan. However, the genius of 'Il Postino' is this: it is not simply a good Italian film, it is a good film. That is, the themes of this film - the search for one's place in life, love, and the desire to find beauty in the world - are universal and understandable for everyone. Even if “Il Postino” has no profound themes, it is still a pleasant film for all viewers, who can find their own ways of appreciating the film.

Written by:

Megan Wetherington (2020 cohort)

Recensione di “Nuovo Cinema Paradiso”

Il film “Nuovo Cinema Paradiso” è un film noto nella storia del cinema italiano. Nel film c’è un personaggio principale che si chiama Salvatore. I vari attori per questo personaggio sono Jacques Perrin, Salvatore Cascio, e Marco Leonardi. Salvatore è un regista famoso. Nel presente del film lui vive a Roma, ma è nato in Sicilia. Salvatore non è tornato per 30 anni, ma ha deciso di tornare per un funerale. In sintesi, questo film è un racconto della relazione tra la bellezza del cinema e Salvatore (che si chiamava Totò quando era piccolo).

Il suo mentore nel film è Alfredo, che aiuta Totò a passare tra le cose della vita. Giuseppe Tornatore ha utilizzato una varietà di film dentro un film. Qualche film famoso dentro “Cinema Paradiso” è “Ombre Rosse,” “Verso la Vita,” “Casablanca,” “La Terra Trema,” “Il mulino del Po,” “Et Dieu… créa la femme,” “Ulisse” e tanti altri, che sono utilizzati in un bel modo di includere questa storia del cinema. Questi film non sono importanti per la trama, ma spiegano l'evoluzione del cinema italiano e del mondo in un modo creativo.

Il personaggio della mamma di Totò/Salvatore ha bisogno di più informazioni generiche. Più informazioni sulla relazione tra la mamma e il papà di Totò aiuterebbero lo spettatore a capire meglio l’infanzia del personaggio principale. Le campane tubolari, che rappresentano il flashback, sono molto sottili. Il regista deva aggiungere un segnale per quando torniamo al presente del film. Perché quando torniamo non c'è niente. In generale, questo film è un bel ricordo della passione giovanile, e i telespettatori possono sentire l’emozione di Totò per la sua ragazza durante il film. L'influenza del cinema, l’amore, e i problemi della famiglia sono tutti dentro il film “Nuovo Cinema Paradiso”.

Translated to English by:

Anonymous (2020 cohort)

Review of “Nuovo Cinema Paradiso”

            The film “Nuovo Cinema Paradiso” is a well-known film in the Italian cinema. In the film the main character’s name is Salvatore. The various actors who play this character are Jacques Perrin, Salvatore Cascio, and Marco Leonardi. Salvatore is a famous movie director. In the present time of the film he lives in Rome but was born in Sicily. Salvatore has not gone back in 30 years but decides to go back for a funeral. In summary, the film is a story of the relationship between Salvatore (who as a child was called Totò) and the cinema.

His mentor in the movie is Alfredo, who helps Totò through many of his important life struggles. Giuseppe Tornatore used a variety of films within the film. Some famous films used within “Cinema Paradiso” are “Ombre Rosse,” “Verso la Vita,” “Casablanca,” “La Terra Trema,” “Il mulino del Po,” “Et Dieu… créa la femme,” “Ulisse,” and many others, that are used to tell the history of the cinema in such a beautiful way. These films however are not important to the plot but do explain the evolution of the Italian cinema and of the world in a creative way.

The character of Totò/Salvatore’s mother needs more background info. More information on the relationship between Totò’s mother and father would help the audience have a better understanding of the main character’s childhood. The wind chimes that represent the flashbacks are subtle. The director should have added another sort of signal to tell us when we returned to present time in the film, because when we did there was nothing to notify us. In general, this film is a beautiful memory of a juvenile passion, and the audience can feel the emotions that Totò felt for his girlfriend throughout the film. The influence of the cinema, love, and family problems are all within the film “Nuovo Cinema Paradiso”.